Un Don Chisciotte poco Pop
17.11.2013 21:33Il titolo risulta essere un po’ fuorviante. Non v’è nulla di pop nel repertorio musicale scelto o nel testo drammaturgico recitato. Si nota qualche traccia di modernità nelle scenografie metropolitane fatte di copertoni e lamiere e nell’anno scelto per l’ambientazione: il 1969 il giorno dello sbarco sulla luna. Ci si aspetta di trovare in platea un pubblico giovane e curioso, ma ci s’imbatte in spettatori la cui età media è vicina a quella dei due attori protagonisti: mattatori del palcoscenico con un “trentennio” di esperienza alle spalle.
Detto ciò lo spettacolo è un mix di cabaret, commedia dell’arte, musical e recital cantato…Leggero e d’intrattenimento, ha pochi momenti lirici che ricordino il testo di Cervantes, a cui s' ispira liberamente lo spettacolo, dispersi nella moltitudine di sketches di indubbia comicità.
La voce di Don Chisciotte è suadente e perfetta per un eroe, lo interpreta infatti il doppiatore Alarico Salaroli, la cui fisicità stride non poco con la figura mitica del protagonista...che sembra esser arrivato al tempo della pensione. Il suo alter ego, Sancho Panza, è interpretato dall’attore comico Marco Balbi. I due si lasciano di tanto in tanto andare a intramezzi musicali che richiamano il filone di canzone comica portata in auge negli anni ’70 da Ric e Gian.
Accanto a una debole coerenza testuale e recitativa, salvano lo spettacolo i bravissimi Musicisti del Toboso: il pianista Alessandro Nidi, il chitarrista Enrico Ballardini, la contrabbassista Francesca Li Causi e la cantante Helena Hellwig (Dulcinea) il cui percorso artistico è stato apprezzato da artisti del calibro di Caterina Caselli, Andrea Bocelli ed Ennio Morrcone. Le note blues scritte e dirette da Alessandro Nidi non sono solo un sottofondo allo spettacolo ma ne diventano parte integrante. Performers frizzanti ed efficaci, interagiscono e giocano costantemente con i due attori professionisti, agiscono da collante tra la parte puramente musicale e quella esclusivamente recitata; trasportano lo spettatore in un’atmosfera magica da musical.
Spettacolo complessivamente ben riuscito grazie alla bravura degli interpreti seppur risulti a tratti confuso, se non addirittura fragile, il progetto registico. Un’occasione per trascorrere un pomeriggio a teatro…con genitori e nonni; sarà in scena fino al 28 novembre presso il Teatro Menotti di Milano.